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«Capire qualcosa di più della mia stirpe, trovare il bandolo del nostro comune sentire femminile. Così ho legato la mia parola a quella di tante donne che mi hanno preceduta e nutrita, le scrittrici di cui possiedo libri sottolineati, appuntati, deformati. Amati. Virginia Woolf, Natalia Ginzburg, Annie Ernaux, Marguerite Duras, Elsa Morante, Sylvia Plath, Ingeborg Bachmann, Anna Maria Ortese, Lalla Romano, Joyce Carol Oates, Nina Berberova, Karen Blixen, Clarice Lispector, Marguerite Yourcenar, Hannah Arendt. E tantissime altre. Ne ho seguito le orme, le ombre, le opere e i fatti della vita, per decifrare la tela di un pensiero e di un lessico nostri.» La materialità delle cose, l’urgenza della vita, la solitudine, la ricerca di un senso: pagina dopo pagina, la scrittrice Sandra Petrignani ricostruisce un mosaico che è il volto delle donne.
Sandra Petrignani
(Piacenza, 9 luglio 1952)
Scrittrice, giornalista e blogger italiana, autrice prolifica, spazia tra romanzi, saggi, racconti e libri di viaggio, spesso concentrandosi sulle vite e le opere di altre scrittrici e figure culturali di spicco.
Ha iniziato la sua carriera come giornalista culturale, lavorando per diverse testate prima di diventare redattrice per Il Messaggero e Panorama.
I suoi libri sono noti per la loro capacità di attraversare i generi letterari, mescolando narrazione, saggio e biografia. L’autrice stessa definisce i suoi libri come narrazioni di persone, destini, luoghi e oggetti, spesso esplorando il tema del destino e dell’inevitabilità degli eventi della vita.
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